C’era una volta una bellissima bambina dagli occhi neri e dolci, rapita da quegli angoli di mondo in cui era nata e vissuta. Erano i suoi occhi a raccontare la sua vita, che in un istante, in un colpo, trascorreva altalenandosi… giocava, studiava, c’era chi si prendesse cura di lei.

Per le umili e difficili condizioni in cui viveva nel suo villaggio a Bangalore, India, faceva parte di una missione di Padre Mercedari che le assicuravano con il loro e il mio amore, tutto quello di cui avesse bisogno.

Bastava per me guardare la sua foto per poterla sognare correre tra le strade della sua città, bastava veramente poco per poterla immaginare sorridente e spensierata.

Quello che ho imparato dai bambini è che nonostante possano ricevere un rimprovero, loro dopo pochi minuti tornano ad amarti, magari ancora con le lacrime agli occhi ma a parlarti come nulla fosse accaduto

Quello che ci dimentichiamo noi adulti è proprio questo, il perdono, l’essere più forte di una parola sbagliata ricevuta, di un gesto poco rispettoso, di qualsiasi altra cosa che non ci piaccia ricevere. Possiamo scegliere in questa vita di perdonare e cambiare strada o di perdonare e regalare un’altra occasione.

Questo principalmente me lo hanno insegnato le mie nipoti.

Non ho potuto mai incontrare questa bellissima bambina, ne ho avuto l’occasione, ma forse mi sono lasciata consigliare troppo, perdendola.

Ho imparato grazie a lei che la vita è un soffio… che in questo momento, in questo periodo sei in un luogo e che fra qualche altro, potresti essere altrove, chissà dove.

Ho visto nei miei occhi di nuovo la dolcezza e la serenità di quella vecchia Francesca che dico non esserci più, ho rivisto che c’ero, che vibravo ancora.

Tante cose ho imparato e le ricordo ogni giorno perché non possa essere peggiore di ieri, ma migliore… oggi, nonostante non sia facile.

L’adozione a distanza non cambia la nostra vita, ma migliora la nostra e quella di chi riceve il nostro piccolo, lontano aiuto.